Sex on the beach: ingredienti, ricetta e storia

Il nome di questo drink può evocare pensieri sicuramente poco casti, e forse in qualche modo era anche questo uno degli intenti di chi lo inventò. Oltre il nome che sicuramente è alquanto provocatorio, quello che possiamo notare di questo long drink rigorosamente made in USA, è quello di essere tra i più apprezzati in occidente, tanto negli Stati Uniti quanto nella vecchia Europa. Vediamo a questo punto di cosa stiamo parlando nello specifico, un cocktail sicuramente fresco e fruttato per via dei suoi ingredienti. Anche in questo caso si tratta di un drink da gustare nelle notti estive, quelle dove ci si lascia andare e dove un Sex on the beach non ci sta affatto male.

Questo cocktail oltre ad essere piacevolmente gustoso, non è particolarmente forte da un punto di vista alcolico, questo non vuol dire che l’alcol sia scarso, anzi la dose alcolica è ben presente ma si diluisce con la miscela dei succhi di frutta per cui non è particolarmente impegnativo da bere. Diciamo che due drink si possono anche gustare nell’arco di una serata, senza per questo pagare le conseguenze di un tasso alcolico che possa creare problemi fisici, anche se ovviamente non è consigliato mettersi al volante. Un cocktail fresco quindi, che piace davvero e si consuma molto anche nelle discoteche o comunque nelle serate ricche d’incontri coinvolgenti e soprattutto divertenti.

Sex on the beach ha fatto la sua comparsa in Europa e quindi anche in Italia agli inizi degli anni ’80, in Italia almeno nelle grandi città specie nei club esclusivi o nelle discoteche di tendenza di quel tempo. Stiamo parlando di un cocktail relativamente giovane che ha comunque raggiunto alti livelli di popolarità e apprezzamento.

Cenni storici a partire dagli anni ’70

Nasce in una situazione abbastanza controversa, gli anni in cui iniziava il liberismo individuale sulla scia dell’ondata “floreale” dei capelloni del decennio precedente, dove la disco music precedeva quell’epoca successiva dominata per un decennio dagli ormai famosi “colletti bianchi”. Quell’America bene ma che aveva tanto desiderio di trasgressione, che in ogni caso arrivò qualche decennio dopo. In quel periodo tuttavia la parola Sex associata al cocktail fece discutere parecchio, al punto che in molti locali era bandita, alla faccia di quel liberismo che si scontrava con il puritanesimo tipico americano.

Certo, “sesso sulla spiaggia” così come diventa se letteralmente tradotto, tutto può evocare tranne che un buon drink, anche se di questo si tratta. Tuttavia le intenzioni come dicevamo sono state sicuramente provocatorie, del resto nasce in momento storico fatto proprio di provocazioni ed esagerazione. Questo drink ha avuto sicuramente un buon successo anche in contesti straordinari come ad esempio può essere quello dello Studio 54 di New York, dove l’eccesso e la provocazione erano il cuore centrale del locale e sono ancora oggi simbolo di quel momento, ricordiamo che era frequentato da personaggi di altissimo calibro quali ad esempio Andy Warhol, John Travolta, Paloma Picasso, Truman Capote, Michael Jackson, Elton John, Elio Fiorucci, Tom Ford e l’attuale Presidente USA e consorte, solo per citarne alcuni e far capire l’importanza di questo luogo, dove possiamo immaginare che questo drink scorresse a fiumi.

Il Sex on the beach ha attraversato uno spaccato della storia che, ha lasciato un segno davvero profondo e indelebile nella cultura e immaginario collettivo. Il drink che segna anche un inizio per i cocktail alla frutta, un punto di partenza per quello che oggi consideriamo la normalità, al tempo era abbastanza singolare mischiare frutta e alcolici per creare drink di questo tipo. In qualche misura Sex on the beach si rapporta a un periodo nel quale la Pop art raggiungeva il suo apice per poi restarci come sospesa nel tempo, cocktail che in parte è anche tutto questo, un cenno storico di uno dei periodi più esaltanti degli ultimi 100 anni!

Sex on the beach ingredienti e preparazione

Questo cocktail quando arrivò per la prima volta sulle sponde europee ottenne fin da subito un buon consenso, ma vediamone gli ingredienti e il dosaggio per ogni elemento presente:

  • 4 cl. di vodka
  • 2 cl. di peach schnapps (liquore alla pesca)
  • 4 cl. di succo d’arancia
  • 4 cl. di succo di cranberry

Considerando gli elementi fruttati potrebbe far pensare, almeno a chi non l’ha mai assaggiato, a una sorta di “succo di frutta”, in effetti, il fruttato si sente, ma lungi dall’essere un succo, il Sex on the beach è gradevole al palato, delicato ma non scontato, la vodka se di buona qualità offre nel contesto il meglio, rilasciando quel gusto secco che si fonde con il dolce della frutta, sicuramente è da provare per meglio capire e apprezzare questo buon drink.

La preparazione richiede una sua metodica da seguire, nel rispetto dei dosaggi per ottenere il giusto cocktail così come concepito in originale. Il primo accessorio è lo shaker, nel quale andrà messo il ghiaccio in cubetti, poi in sequenza versare gli ingredienti sopra citati. Richiudere lo shaker e agitare bene per mescolare energicamente ogni ingrediente. Il tutto va poi versato in un highball con l’aggiunta di qualche cubetto di ghiaccio e guarnendo il bicchiere con una fetta di carambola, il singolare frutto a forma di stella che darà un tocco del tutto esotico, in alternativa una fetta di arancia andrà bene lo stesso.

Qualche curiosità e varianti del Sex on the beach

Da quanto abbiamo detto, si evince che si tratta di un drink che ha “vissuto” un periodo storico intenso, proprio per questo e soprattutto il suo nome “evocatore”, negli anni settanta furono inventate diverse versioni con relativo cambio nome. Uno di questi era il “Fun on the beach”, sostituendo il sesso con divertimento, il che lo face accettare di buon grado dai cosiddetti puritani.

Ce ne fu anche un altro, il “Peach on the beach” che tradotto, diventa Pesca sulla spiaggia, vai a capire se poi pesca era solo una metafora che sottintendeva comunque il sesso, ma poco importa. In fondo quel che interessa è sapere che questo cocktail si gusta che è un piacere e ovviamente anche senza sesso, anche se in compagnia è senz’altro meglio!

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