Daiquiri cos’è e come prepararlo?

Quando si sente nominare il Daiquiri, non si può fare a meno di pensare a spiagge candide, un mare cristallino e la musica che pervade l’aria calda delle isole caraibiche. Si tratta infatti del cocktail che più di tutti rappresenta lo spirito di queste terre, che ne esalta il carattere grazie al suo gusto genuino, frutto di una ricetta semplicissima ma che ha riscosso un enorme successo. Di seguito parleremo in modo approfondito di questo sovrano incontrastato dei cocktail sour, entrando nel vivo della storia delle sue origini, vedendone ingredienti e preparazione e anche le possibili varianti.

La storia del Daiquiri

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La storia del Daiquiri si perde in un passato fumoso e indefinito: è impossibile stabilire con precisione quando questo cocktail sia nato, dal momento che l’usanza di bere drink sour a base di rum è diffusa fin dai primi tempi in cui si imparò a distillare questo liquore dalla canna da zucchero.

Le prime notizie certe che si hanno del Daiquiri, in ogni caso, risalgono al 1700, quando i marinai se ne servivano per combattere lo scorbuto durante le lunghe traversate e realizzavano un grog dal sapore forte e deciso, ricco di vitamina C, partendo dalla ricetta originale di una bevanda caraibica detta Canchánchara, a base di miele, rum e succo di lime, ingredienti che lo identificano chiaramente come antenato proprio del Daiquiri.

 

Il drink ufficiale, invece, secondo la versione più accreditata, si deve all’invenzione dell’americano Jennings Stockton Cox, un ingegnere che, all’inizio del 1900, partì alla volta della colonia di Cuba per lavorare nelle miniere di ferro locali. Qui scoprì e fece sue le usanze cubane relative al consumo di rum, che veniva bevuto in combinazione con svariati altri ingredienti: caffè a colazione, lime a pranzo e miele a cena. Secondo la leggenda, trovatosi a fronteggiare la mancanza di gin, del quale erano esaurite le scorte, Cox decise di sostituirlo con il rum, mescolandolo con lime e zucchero per produrre una bevanda dal gusto fresco e dissetante, ma allo stesso tempo rinvigorente. A seguito della rivoluzione cubana, la diffusione di questo drink divenne capillare, e la sua popolarità raggiunse le strade di New York portando con sé proprio il nome di una spiaggia sudamericana, retaggio delle sue origini. Oggi il Daiquiri è un cocktail sofisticato e molto apprezzato dagli avventori, che continua a stupire per il suo gusto fortemente tropicale.

Come preparare il Daiquiri originale: ingredienti e dosi

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Il segreto della preparazione di un Daiquiri perfetto risiede nel trovare il giusto equilibrio tra gli ingredienti, dosando correttamente l’aspro degli agrumi con la parte alcolica. Ecco dunque ciò che occorre per preparare un drink al bacio:

La prima cosa da fare è spremere il succo di lime e filtrarlo. Dopodiché si buttano tre cubetti di ghiaccio in un bicchiere affinché si raffreddi, per poi eliminarlo una volta ottenuto l’effetto. In uno shaker si versa del ghiaccio, insieme al rum e al succo, correggendo con poco sciroppo di zucchero. La tradizione vuole che si scuota il tutto a ritmo di salsa, per poi versare il liquido filtrato nella coppa guarnendo, se si desidera, con uno spicchio di lime.

Un consiglio importante è quello di scegliere un frutto completamente maturo, così che possa rendere al massimo in termini di gusto, regalando una nota esotica più intensa al drink che si otterrà.

Questa bevanda è perfetta da accostare a piatti a base di crostacei o pesce, specialmente cucinati al forno. Anche diversi tipi di cucina etnica, come quella giapponese o quella marocchina, propongono dei sapori che si incastrano perfettamente con il Daiquiri, che inoltre risulta ottimo anche per effettuare le marinature di pesci e gamberi.

Come realizzare il Frozen Daiquiri

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La variante Frozen del Daiquiri è interessante almeno quanto il cocktail originario. La ricetta è la stessa, ma prevede l’aggiunta di ghiaccio extra per esacerbare ancora di più la sensazione di freschezza, senza perdere nulla della compattezza e del gusto unico e inimitabile dell’inimitabile cocktail sour. La gradevolezza che raggiunge è pari a quella di una granita, e la possibilità di diminuire la quantità di rum, o anche di eliminarlo completamente, rappresenta l’occasione per creare un alcolico light o un delizioso analcolico. Per realizzare il Frozen Daiquiri, è sufficiente versare gli ingredienti in un frullatore, insieme a 80 g di ghiaccio. Solitamente occorrono solo una trentina di secondi per raggiungere un buon risultato, ma è consigliabile iniziare a frullare piano, aumentando progressivamente la velocità e controllando di tanto in tanto. Si dovrebbe ottenere in cocktail ben sbriciolato e all’onda, quindi non eccessivamente liquefatto.

Varianti del Daiquiri

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Infine, un ultimo pregio del Daiquiri è quello di essere estremamente versatile, per cui può dare luogo a moltissime varianti, in grado di soddisfare i gusti di chiunque. Sarà sufficiente versare qualche goccia di succo o di sciroppo del proprio frutto preferito (ne basta 1 solo cl), oppure sostituirlo direttamente al lime. Nonostante questo procedimento sia molto semplice da realizzare e abbia infinite potenzialità, le varianti ufficiali non sono molte, e si limitano per lo più al Daiquiri alla fragola e a quello alla banana, che utilizzano frutta fresca frullata. Una menzione a parte merita invece l’Hemingway Special Daiquiri, in cui a variare è l’elemento dolcificante: lo zucchero viene infatti sostituito con succo di pompelmo e Maraschino, rispettivamente in 3 cl e 2 cl.

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